potrei anch’io fare il presidente, ma sto con lei e non mi manca niente

Standard

L’erba del vicino è sempre più verde? La politica in Inghilterra cita gli Smiths, mentre da noi si usa Neffa come inno. What difference does it make? Tsk.

chiedo scusa, ma è stato più forte di me

Standard

festival del doppio senso con foto didascalica

se a studiare si diventa del pdl

Standard

Vignetta veritiera di Makkox su il post (meglio studiare che passare pomeriggi all’ombra delle sue tv).

The Italians don’t seem to care, so why should we?

Standard

Linkato da Internazionale, un post internazionale basato sull’intervista di Nadia Macrì. Cose che chi si informa sa già, anche se viste con gli occhi dei vicini fanno peggio. E, per rinvigorire l’ulcera, uno sguardo ai commenti. Eccone alcuni:

#This man never ceases to amaze. Sometimes I try to imagine what would happen if Barack Obama (or any president) were involved in similar antics.

#This is like the millionth story to come out about Berlusconi and his sex parties. The Italians don’t seem to care, so why should we?

#Condolences to Italians around the globe, if I were one of you I would be so embarrassed of all the bullshit that surrounds this horrible man, sigh.

#Oh, if only Bill Clinton had been born Italian.

#Oh, god, gross. I keep hearing about how Italians generally hate this guy, but why has he been in power for so long, then?

#So basically, if I want to do a head of state, Berlusconi is the easiest?

#The fact that Berlusconi gets more pussy than I do is depressing.

il mistero delle voci bulgare

Standard

La storia di Bondi e del film di Michelle Bonev (su “Il post”), un riassunto delle cose che si sanno, di quelle che si dicono, e di quelle che si discutono.

catturatelo!

Standard

continua il florilegio degli ipse dixit di frattini:

il pippero, edizione rimasterizzata

Standard

quella originale:

e la versione 2010

non parlare con gli sconosciuti

Standard

Mentre tutto il pianeta presta attenzione alle rivelazioni di Wikileaks (roba che scotta, cose tipo “Berlusconi fa festini” che hanno dell’incredibile), ben altre verità stanno diventando di dominio pubblico nella nostra piccola provincia mediterranea.

Nadia Macrì ha anche ripercorso l’approccio che l’ha portata a conoscere Berlusconi. “Ero a un semaforo e un giovane mi ha fermato chiedendomi se volevo seguirlo. Poi mi ha portato nello studio di Lele Mora dove c’erano altre ragazze, tutte straniere, russe e brasiliane, tranne me”. Il giovane che l’approcciò nel centro di Milano era, come scoprì in seguito, “il responsabile delle guardie di Lele Mora”. “Da lì siamo state portate nello studio di Emilio Fede – ha proseguito la ragazza – che finito il tg ci ha parlato una per una e ha fatto una specie di selezione, due sono state mandate via”.

Nadia Macrì ha dato retta ad uno sconosciuto che la ha condotta nella grotta dell’orco. Spassosa anche la definitiva attestazione dei livelli di status che possono essere raggiunti, oggi, in Italia.

Forse ho sbagliato a presentarmi come una escort – ha aggiunto – avrei dovuto chiedere di fare la velina.

a qualcuno piace strategico

Standard

Frattini ha il tarlo del vittimismo, non è la prima volta che è convinto che il mondo sia contro di lui e del suo datore di lavoro

l’unità che viene dall’alto

Standard

e ora ci aspettiamo (in ordine sparso): Bindi, Chiamparino, Veltroni, D’Alema, Franceschini, Marino e qualche rottamatore. A ruota gli esponenti tutti gli altri frammenti di sinistra. E, perché no, anche Grillo. Inutile dire che sarebbe stato bello farlo tutti insieme.