andare di corsa

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Posso capire che la tua prestanza atletica tutta maschile ti sia di ostacolo nel rivolgere la parola o fare anche un piccolo cenno a individui del tuo stesso sesso, nell’episodio in questione me medesimo, e riservare le cortesie e la confidenza solo alle femmine avvenenti tutte strette e provocanti nelle loro tutine aderenti da corsa. Non sia mai che tu, velocista muscoloso e luccicante nella tua pelle priva di alcun poro pilifero non occluso, possa essere equivocato come persona di malcelata tendenza omosessuale, che magari sotto sotto ce l’hai, e dal tuo groviglio di fili musicali e dalle molteplici connessioni agli apparati di controllo delle tue funzioni cardiocircolatorie che ti fanno sembrare una matassa ambulante ti scappi un qualsiasi fremito di fratellanza verso il corridore dilettante in tenuta Decathlon che incontri al sesto giro del parco, sempre nello stesso identico punto. Forse stai dubitando che lo smilzo e barbuto corridore compie lo stesso giro con le tue stesse prestazioni e quindi tutto il tuo vigore atletico, avulso dalle apparenze, è tale quale quello di un principiante qualunque? E scusa se mi è scappato un ghigno di cameratismo, siamo entrambi sulla stessa barca, anzi, sullo stesso percorso ma in direzione opposta a tenerci in forma e a tenere bassa la pressione sanguigna per gli anni a venire. Quindi, diamine, rilassati un po’, e cerca di prenderti meno sul serio, come cercano di fare i tuoi avversari ignari di esserlo.