foodblogger, fate uno sforzo

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Ho visto una foto dell’ennesima tizia con la faccia da duepuntozero che punta l’obiettivo del suo smartcoso al piatto che ha davanti tutto messo in ghingheri, quello che questa società ormai agli sgoccioli chiama porn food, che poi è lo stesso cibo che dopo essere passato dall’azione della ptialina attraverso esofago e tutto l’apparato digerente – nessun tratto escluso – per le dovute procedure del caso si trasforma in un quantitativo al momento dello scatto non ancora quantificabile di merda. Così ho pensato che alla moda di far la foto ai pasti prima, bisogna rispondere con la moda di fare la foto ai pasti dopo.