fate un respiro profondo, chiudete gli occhi e provate a crescere

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Sono più che sicuro che Voltaire intendesse tutt’altra cosa quando si è dichiarato pronto alla strenua difesa fino alla morte delle opinioni altrui. Poi magari alla fine si scopre pure che è tutta una bufala inventata da qualche malato di mitomania di Facebook, avete presente quei fanatici delle virgolette che si riempiono la home di aforismi dalla provenienza difficilmente rintracciabile. Pertini ha detto davvero quelle cose lì di cui vi gonfiate gli status? E Jim Morrison ha davvero vissuto così a lungo per pubblicare tutta un’intera letteratura di stronzate? No, non me la raccontate giusta. Inventate di sana pianta le cose avvalendovi della copertura della diffusa ignoranza e dello scarso valore che oggi in generale si attribuisce alla parola e alla responsabilità. Ci vorrebbe un ufficio stampa a difesa degli opinionisti scomparsi pronto a smentire il vostro amico delle elementari che sull’onda di un condiviso sentimento di pancia ha ottenuto una primavera di attenzioni altrui, roba che se non ci fossero i social network avrebbe continuato a contrattare i prezzi dell’alto del suo banco di mutande al mercato. Vi sarete resi conto di tutto ciò nelle trascorse giornate decisive per l’elezione del Presidente della Repubblica. Non so come dirvelo, ma il fatto che la politica vi faccia schifo, a differenza di Dan Brown o di Xfactor o dell’Inter, non ha alcun valore rappresentativo ai fini della vita sociale. Capisco che il fatto di non pagare le tasse ogni volta in cui ve ne capita l’occasione vi faccia sentire su un altro pianeta, ma allora siete pregati di prendervi tutte le vostre citazioni populiste e di portare via i coglioni da questo paese. O, per lo meno, evitate di frequentare la scuola pubblica e andate a farvi curare dai vostri stregoni olistici privati senza pesare sulla sanità nazionale. In questo squallido quadro che sono pronto a giurare non ha pari in nessun altro stato occidentale – noi italiani con la nostra ignorante astensione sociale siamo davvero la feccia dell’umanità – ognuno di noi si prenda i propri antagonisti personali da perculare all’infinito per la loro ottusità. Dividiamoci tutto questo universo di analfabeti civili e combattiamolo con le armi della ragione, senza tregua. Io mi occuperò dei musicisti o ex-tali, il mio profilo di Facebook è pieno, tra i quali i simpatizzanti di quell’underground oscurantista che va dal movimento cinque stelle in giù sono purtroppo numerosi. Non mi so spiegare questa relazione tra suonare uno strumento e tentare la carriera artistica con il grillisimo, i forconi, le scie chimiche e gli aforismi attribuiti a cazzo. Dev’essere un rigurgito di presunzione antagonista, una sorta di sentimento di anarchismo corroso dalla birra e dalle canne, la ricevuta che la vita ha presentato loro a quarant’anni suonati – è proprio il caso di dirlo – insieme al conto con un’adolescenza mai risolta.