il giogo delle coppie

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Per il suo compleanno si è regalato il cambio della lametta nel rasoio mentre lei, molto più giovane ma priva di quegli attributi che, da un punto di vista maschile, giustificano l’innaturale divario anagrafico in una coppia, si è presa addosso tutto il suo scomodo vissuto ed è stata questa lettura che l’ha convinta dell’idea di un canale televisivo basato sugli archivi RAI che trasmette palinsesti tv di giornate intere del passato, nella giornata del presente corrispondente. Avete capito, vero? Tutti i programmi di Rai Uno del 26 gennaio 79 riproposti all’ora esatta in cui erano andati in onda ma il 26 gennaio 07. Ma non pensava ancora a questi sviluppi della sua carriera quando lui l’aveva notata per la prima volta, così minuta al volante di una Opel Corsa verde in coda in tangenziale, quando sembrava talmente giovane da essere un’adolescente su un’auto a pedali, priva di ogni traccia di quell’aria da assistente sociale pronta ad accollarsi le magagne altrui che, vent’anni più tardi, la persuaderà ad abbandonarlo con i suoi ricambi per il set da barba dosati oculatamente – non più di due volte all’anno – e i suoi ricordi da Discoring per mettersi con il conduttore di un rotocalco radiofonico di un’emittente dall’inequivocabile orientamento politico, riciclatosi ai tempi del web in influencer sulle tematiche dell’integrazione tra i popoli e i grandi temi della sinistra di piazza post-grillina. Ma gli amori nascono, si nutrono e poi si rendono indipendenti, non è una novità. L’aveva osservata lungo il tragitto attraverso lo specchietto retrovisore fino alla stessa uscita, lo stesso svincolo e lo stesso quartiere periferico, e aveva deciso di approfittare del fatto che li accomunava, almeno apparentemente, grosso modo la stessa destinazione. Il mattino dopo l’aveva rivista in piedi avvolta dal gas di scarico, ferma a fianco della macchina accesa in attesa che si sciogliesse il ghiaccio sul parabrezza, quando aveva deciso di rompere invece quello che c’era tra di loro avvicinandosi per offrirle un grattino di plastica rossa, un evidente gadget natalizio fuori tempo utile, mentre in controluce aveva notato in lei una goccia di liquido trasparente tra le narici, pronta a cadere raccolta dall’ampia sciarpa o a fermarsi prima per trasformarsi in stalattite fisiologica.

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