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L’algoritmo del mistero e del complotto che alcuni di noi, poco convinti dalle tesi ufficiali e razionali, applicano per spiegare certi fenomeni conserva tutt’ora il suo fascino perché ci consente di esercitare processi fantastici del nostro pensiero in ambiti al di fuori del nostro controllo diretto e ci dà l’illusione di domare finalmente a modo nostro le cose. Pensate infatti se cercassimo ragioni di questo tipo non sulle scie chimiche o sui cerchi di grano ma in casi quotidiani di nostra pertinenza: l’acqua della pasta troppo salata, i calzini spaiati dopo il passaggio in lavatrice, il treno in ritardo che fa perdere la coincidenza, il disco nuovo di pacca con una traccia che salta, Windows 10 che ci mette ore ad aggiornarsi quando hai una scadenza urgente, la gomma forata dopo un passaggio sull’angolo tagliente del marciapiede, il torcicollo, programmi tv come “Uomini e donne” versione senior che – credetemi – forse rappresenta il peggio che la nostra società dell’immagine sia mai riuscita a partorire.

Quale lobby c’è dietro alla macchia di cibo per gatti sulla camicia appena indossata? Perché i governi ci nascondono il loro intento di indebolirci con il reggaeton, considerando che sta mietendo più vittime dell’eroina di stato? Sarà la CIA ad averci fatto conoscere donne poi diventate nostre mogli in continuo disaccordo con il navigatore satellitare prima e, dopo, con Google Maps? Perché la chiesa non rivela il segreto che continua a farci dimenticare di pagare il bollo dell’auto secondo i termini di legge? C’è un piano per sovvertire l’ordine mondiale dietro alla diffusione delle All Star con il rialzo interno? Quale loggia massonica ha come finalità quella di farci impazzire nascondendoci le cose quando le cerchiamo? Chi non ha almeno un tatuaggio non sarà riconosciuto come amico degli alieni e quindi disintegrato alla prossima invasione?

A essere ottimisti si può pensare che, in questo modo, riusciamo a smarcarci di un buon 80% dalle nostre responsabilità di cittadini, persone di buon senso, genitori attenti ed esseri umani sufficientemente informati. Quindi non ci dobbiamo biasimare ed essere troppo severi con noi stessi se prima o poi, a questo metro di interpretazione della realtà, una possibilità finiamo tutti per darla.

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