quando perdi tutte le partite, anche quelle poco importanti

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Quell’effetto per cui quando hai due tv una in cucina e l’altra in sala sullo stesso canale non sono mai sincronizzate e senti una di qualche decimo di secondo in anticipo sull’altra è amplificato se segui la stessa trasmissione su Sky e sul digitale terrestre e non chiedetemi il perché. Se poi ci mettiamo anche lo streaming dello stesso programma su Internet possiamo anche lasciar perdere qui. Ho chiesto a Marco se da lui in ufficio hanno visto la partita dell’Italia venerdì scorso perché da noi c’era la sala riunioni gremita con il maxi-schermo. Io per fortuna ero fuori per lavoro con un mio cliente, un noto produttore multinazionale di smartcosi che pretende che quando siamo in sua presenza e abbiamo telefoni di marche diverse dalla sua dobbiamo mettere una pecetta sul logo del nostro dispositivo (non è proprio così, perché il cliente in questione non produce telefoni ma un altro tipo di tecnologia di cui è leader mondiale ma non scrivo dettagli per non essere rintracciato e severamente punito per queste illazioni). Che ci volete fare, anche questo fa parte del mio lavoro. Invece da Marco hanno visto la partita ciascuno sulla sua postazione in streaming via Internet, con il limite che ad alcuni la rete probabilmente funzionava meglio e quando l’Italia ha segnato agli sgoccioli dei tempi regolamentari tutti hanno esultato e lui non capiva il motivo perché era una trentina di secondi in ritardo e questo gli ha rovinato la sorpresa. Poverino. Comunque Marco è fortunato perché ha un animo molto sensibile e, malgrado sia una specie di culturista (il diametro dei suoi avambracci è circa quello del mio giro vita) suona il piano con una delicatezza mai sentita. Suona meglio di me, peraltro. E non è il solo.