due anacoluti al giorno prima dei pasti

Standard

Vede signor Robberto, mi sta dicendo l’impiegata dell’ufficio commerciale al telefono, vede signor Robberto un cliente mi ha detto prima che se vincesse alla lotteria e diventasse miliardario passerebbe il tempo da un buon psicologo a farsi analizzare. Così mi chiedo se sia efficace una terapia d’urto di questo tipo: anziché le due volte alla settimana nei tempi standard per le sedute potersi permettere otto ore di fila al giorno sdraiati sul divanetto dello strizzacervelli di fiducia a raccontargli che la tua è una personalità costruita lungo anni di assimilazioni di comportamenti altrui e che tutte le paure di farsi valere sul prossimo hanno radici ben piantate nelle remote frequentazioni assidue di chi sai tu. Questo senza volerti sostituire al parere autorevole del professionista che paghi profumatamente anche se, avendo vinto alla lotteria, le possibilità di certo non ti mancano. Ora così vorrei chiedere alla commerciale della compagnia telefonica a cui sono abbonato se invece, scegliendo di non lavorare, preferirebbe, come me, disegnare una cartina geografica delle professioni i cui confini fossero facilmente desumibili a partire dal modo in cui gli operatori dei call center pronunciano il mio nome allo stesso modo, signor Robberto con due b.

Le chiederei anche se da quella parte della linea che a me, soprattutto sul traffico dati, ultimamente fa le bizze, se da quella parte si vedono tutte le mie abitudini di navigazione in Internet. Le ricerche che faccio su Google, le persone che spio su Facebook, i film e la musica che scarico, persino i suggerimenti sintattici su tutti gli anacoluti di cui cerco la correttezza e che mi hanno reso così celebre presso i miei venticinque lettori. Perché stiamo a disquisire su quanto siano lecite le intercettazioni telefoniche quando basterebbe capire dove arriva il potere altrui di scavare a fondo nella cronologia e nella cache di ogni dispositivo connesso a Internet per tirare fuori le peggio cose di ogni persona per bene come me e far fruttare il tutto come elemento di scambio con qualcosa. Di ricatto, insomma.

Vede signor Robberto, potrebbe dirmi l’impiegata commerciale, vede signor Robberto se lei si azzarda a pubblicare un post in cui si burla del modo in cui noi precari del sud che troviamo solo impiego nei call center pronunciamo arbitrariamente le consonanti doppie potrei divulgare tutte le volte in cui si è avvalso dei siti dedicati alla lingua italiana per avere la certezza che gli anacoluti di cui si vanta tanto non rientrino nella casistica degli errori grammaticali, lei signor Robberto che sbandiera con così tanta presunzione la sua posizione di influencer filosofo intellettuale di sinistra. Bene. Sappiate allora che non chiedo molto oltre a una connettività wi-fi funzionante che mi consenta di non dover usare i dispositivi domestici a singhiozzo e alla certezza che l’abuso dell’anacoluto nella mia prosa dilettantistica non sia un crimine, che insomma oltre a essere una brutta figura retorica non sia anche una brutta figura tout court.

Un pensiero su “due anacoluti al giorno prima dei pasti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.