alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 10.10.15

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SlowFilm, “Sopravvissuto – The Martian (Ridley Scott 2015). Matt Damon, botanico, buone capacità di problem solving”: Qualcuno ha già notato come l’America, più di ogni altra cosa, tenga a Matt Damon. Da Salvate il Soldato Ryan, a Interstellar, a The Martian, recuperare Matt Damon è un’attività che ha impiegato una quantità ridicola di risorse economiche e umane.

minima&moralia, “Thelonious Monk, la scoperta del genio”: In queste guerre jazzistiche, Bird e Dizzy divennero improvvisamente i nuovi eroi, o antieroi, a seconda della posizione da cui li si guardava. E, praticamente in tutte le interviste che concedevano, menzionavano Thelonious Monk. Monk aveva padroneggiato i nuovi sviluppi armonici; era stato uno dei pionieri al Minton’s Playhouse. Di colpo Monk apparve come la versione anni Quaranta di Buddy Bolden, l’anello mancante che aveva dato inizio a tutto e poi era scomparso. Per Gottlieb, era «il George Washington del bebop».

Quasi a Occidente, “Da Mayor/Il Sindaco”: Qui, tra i muri graffiati delle case del Quartiere, Marino, il pensionato che abita sopra di me, è così popolare che tutti lo chiamano Il Sindaco. Assomiglia, in effetti, all’attaccabottoni alcolizzato di Fa’ la cosa giusta, il capolavoro di Spike Lee, soprannominato appunto Da Mayor.

L’Espresso, “Valerio Mastandrea: ‘Voglio raccontare la vita vera di Roma’”: Non solo i turisti o gli scandali di Mafia Capitale. L’attore romano produce film (da Oscar) che mettono in scena la vita quotidiana nei quartieri ignorati dalle cronache

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