ecco perché i blog sono meglio dei social, parte 1

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Vedete, qui scrivo quello che voglio, nessuno mi contraddice, quando accade cancello il commento così nessuno lo legge, non leggo le minchiate che scrivete voi ma solo le mie, ho sempre ragione, siamo tutti d’accordo, la pensate tutti come me anche perché non leggo come la pensate, nessuno fa ironia, nessuno pubblica meme, nessuno dice battute, nessuno scrive cose che non capisco, posso rileggere solo cose mie, non vedo passare riferimenti a musica di merda, sono il re assoluto di tutto quello che succede. Non leggo cose che mi mandano in bestia, che mi fanno innervosire, che mi fanno venire voglia di bloccare persone. Non leggo aggiornamenti su cose di cui non me ne frega un cazzo a partire dal calcio fino alla gara a chi è più degli altri in tutti gli ambiti in cui cercate di primeggiare sui social: arguzia, intelligenza, cultura, radicalismo, sarcasmo, cattiveria, bontà, impegno, disimpegno, mi si nota più se vengo o non vengo, citazionismo morettiano, diecidischipiùbellismo, sentimenti belli, sentimenti brutti, sentimenti poveri, miseria, cultura no che l’ho già scritto, ditopuntatismo, ditolunismo, nozionismo, amarcordismo, pressapochismo, gentismo. Per questo i blog non moriranno mai, almeno fino a quando i blogger non morir