il senso del freddo

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Lo spot della granita Sensofreddo Dolfin è un bell’esempio di finto plagio musicale fatto bene per scopi pubblicitari. Il jingle infatti ricalca fortissimamente “Ma che freddo fa” di Nada – anzi, di Migliacci e Mattone – soprattutto nel riff di chitarra con il tremolo che al momento opportuno, proprio per non cadere nel vero plagio, sguscia via in accordi agli antipodi di quelli del pezzo a cui si ispira in barba ai parametri della SIAE. Il risultato è perfetto? Potrebbe esserlo, se non fosse per la chiusura che è una testata in mezzo alla fronte della metrica. Il verso “Ma che freddo (pausa) fa” viene sostituito da “Voglio un senso (pausa) freddo” che riporta alla ribalta l’annoso problema delle parole tronche che avevamo già trattato con il “Passo del Pinguì”: perché sostituire la monosillabica “fa” con le due sillabe di “freddo”? Io avrei reso con il verso “che senso freddo dà”, nominando così il prodotto.

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