liquidi

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In mensa un bambino di sei anni mi ha chiesto se mi vesto sempre così. Avrei voluto raccontargli la storia completa spiegandogli che la principale conseguenza del global warming è che fa sempre caldo e io purtroppo sudo come un maiale. Da qui, l’unico accorgimento che limita il fatto di farmi vedere da tutti vistosamente pezzato sull’addome, sotto le ascelle e sulla schiena è quello di indossare camicie blu scure – il nero lo escludo a priori sia perché ho superato i cinquanta e perché ai tempi dei Cure me lo sono fatto venire a nausea. Ho polo, camicie e magliette della stessa tonalità ma l’effetto è quello di uno che non si cambia mai. Sapete come sono i bambini. Nella loro immediatezza fanciullesca pungono sul vivo e possono anche ferire la sensibilità di noi adulti che raramente diciamo al prossimo le cose come stanno. Puzzi. Sei ridicolo. Sei patetico. Sei noioso. I bambini ce lo fanno capire cogliendo il particolare per il tutto, ma senza la necessità di condividere su Facebook che sanno che cos’è una figura retorica. Per i grandi riservano solo figure di merda. Il bambino che mi ha chiesto se mi vesto sempre così, che tradotto significa se non mi vergogno di mettermi sempre le stesse cose quando esco anche se non è così perché ho più di una camicia anche se dello stesso modello e tonalità, ha messo in crisi una delle mie principali certezze. Soprattutto perché quando ti vesti sempre così e sempre dello stesso colore per decenni – nel mio caso, se non sbaglio, dal 97 – ogni tentativo di cambiare palette risulta inefficace. Senza contare che, Greta o non Greta, a scuola per me è impossibile non sudare, anche in pieno inverno. Dovrei prendere esempio dai dipendenti di un’azienda berlinese che ho visitato durante il mio precedente lavoro. Gente che va in ufficio con le magliette del Decathlon e altro abbigliamento tecnico realizzato con tessuti che permettono una maggiore traspirazione soprattutto se, come me, ci si muove molto durante il lavoro. Io sudo tantissimo in estate, tantissimo in inverno, tantissimo quando cammino, quando corro, quando salgo e scendo le scale a scuola, quando faccio qualunque cosa che non sia stare a scrivere al computer. Non so da dove provengano tutti questi liquidi, ma se mi vesto di blu scuro la gente sembra farci meno caso. Tranne i bambini di sei anni.

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