affacciati alla finestra amore mio – day #21

Standard

C’è un pazzo nel mio quartiere che odia la retorica. D’altronde come potremmo mai biasimarlo? Ieri sera stava lavorando, anche se era domenica. So che fa l’insegnante e poco prima di cena stava registrando un video per spiegare la modalità di esecuzione di alcune attività programmate per la didattica a distanza di questa settimana. A un certo punto dal palazzo di fronte qualcuno ha messo a tutto volume “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano. Ha messo così la sua attività in stand-by, proprio come il software che usa per preparare questi tutorial, nell’attesa della fine della canzone, non immaginando che quella era solo la prima di una selezione musicale a dir poco vergognosa. L’inno di Mameli, “Azzurro” nella versione di Celentano, una canzone della tradizione napoletana e, all’improvviso, un inaspettato regalo: “Albachiara” di Vasco Rossi. Almeno venti minuti di un dj set più che discutibile. Prima di riprendere il lavoro a pensato a una reazione. “Cosa penserebbe il vicinato”, si è chiesto l’uomo, “se spostassi le casse sul balcone e mettessi 666 the number of the beast degli Iron Maiden a tutto volume?”. Sarebbe potuto passare per un anarchico, un troll, persino un satanista o anche solo un cinico che risponde con ironia alla cultura dei flash mob, che poi magari ci si commuove davvero a prenderne parte ma che ci volete fare, lui si sente così. Ma soprattutto qualcuno lo avrebbe scambiato per un metallaro, e non c’è cosa più distante di questa dalla sua natura. Le azioni partecipate e condivise non gli sono mai piaciute. Povero individualista. Nemmeno un applauso dal balcone. Nemmeno uno striscione per ricordare che andrà tutto bene. Nemmeno un saluto alla finestra, giusto per far sapere che è preoccupato quanto gli altri e spera di poter tornare alla vita normale, prima o poi. Anch’io, comunque, quando si è propagato il flash mob nel quartiere stavo lavorando. Mi sono messo le cuffie, però, e ho ascoltato il disco di esordio di una band newyorchese post punk fresco di pubblicazione, riflettendo su questa situazione, assurda per tutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.