quando tua mamma Creusa ti chiama

Standard

«Asky!», così ha chiamato la donna che mi precedeva in coda alla cassa del supermercato. La cosa mi è sembrata strana perché ai cani non è consentito l’ingresso. Quante volte vi è capitato di vedere esemplari domestici a quattro zampe attendere il padrone con gli occhi tristi di quella tristezza che hanno solo i cani, legati a un palo all’esterno della Coop o dell’Esselunga? Ho immediatamente pensato alla stranezza della scelta del nome: un cane che si chiama Asky altro non può essere che di razza Husky, quelli che attirano le ire degli animalisti puristi in quanto costretti a sopportare il clima di latitudini ben diverse rispetto a quelle da cui provengono. In verità ho un ex collega che ha un Husky, a essere precisi una Husky, e quando la portava in ufficio mi raccontava che quella che da noi patiscono il caldo è una leggenda metropolitana. Non lo so e non mi interessa. Sono proprietario di un gatto e mi basta e avanza. «Asky dove sei?», ha ripetuto la mamma. Dal corridoio delle riviste è spuntato un bambino di corsa, avrà avuto nove o dieci anni. «Ascanio forza vieni che ora tocca a noi!». Ho pensato allo spreco di dare a un figlio il nome del fondatore di Albalonga, o comunque di un protagonista dell’Eneide, per poi rivolgersi a lui con una abbreviazione così riduttiva della portata storica del suo significato. Incontrare Ascanio alla Coop mi ha catapultato in una nuova dimensione. Ho rivolto immediatamente lo sguardo, con timore reverenziale, a Creusa intenta a riporre il contenuto del carrello sul nastro trasportatore, sperando che all’altro lato della cassa ci fosse Enea in persona pronto a mettere tutto nelle buste di plastica. Una famiglia in fuga da Troia e intenta a fare provviste prima di giungere nel Lazio – probabilmente i prezzi qui da noi sono più convenienti – e fondare una nuova città. Il problema è che Creusa muore prima. Anzi si perde, e poi Enea torna a cercarla ma vede solo la sua ombra che lo convince a continuare la spesa alla Coop in sua vece e a portare a termine la missione con la sua fidelity card e soprattutto con Ascanio che, nel frattempo, ha preso un Topolino e pretende anche un ovetto Kinder. Sapete come sono i bambini quando accompagnano i genitori a fare la spesa. Chissà che gli diranno, ad Ascanio, i compagni di classe. Lo chiameranno Asky anche a scuola? Speriamo di no.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.