alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 09.01.13

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Diecimila.me, “La lotteria delle elezioni”: Che il sistema elettorale del porcellum sia un buon strumento di espressione della volontà popolare quanto un attacco nucleare lo è della radioattività dell’uranio ormai è stato ampiamente dimostrato, com’è stato provato che, in determinate circostanze, abbia la naturale tendenza a creare sottili paradossi, tipo far vincere gli sconfitti.

Miss Fletcher, “Charles Dickens, un turista inglese a zonzo per La Superba”: A Genova Dickens si fermò per un certo periodo, in Albaro. Il quartiere è ai nostri giorni uno dei più eleganti ed esclusivi della città, ma ai tempi di Dickens era poco più che campagna, un sobborgo a poca distanza dalla città e dal mare.

Giovanni Zagni, “UE, ICI, IMU e parlare di niente”: Davvero qualche autorità dell’Unione Europea ha dubbi sull’imposta e vuole che sia più equa, o addirittura “boccia”, come dice tra gli altri il Messaggero, la nuova imposta sulla casa? La risposta è no, ma per capirlo bisogna capire in quale contesto sono state fatte alcune osservazioni sull’IMU e sull’ICI, e soprattutto chi le ha fatte e con quale fine.

Popolino, “I parlamentari di serie B”: È un problema che ovviamente non tocca le personalità tipo Mucchetti, ma tocca pesantemente tutti coloro che già erano nel Pd e a cui, in qualsiasi momento, si potrà e dovrà chiedere conto del perché non abbiano fatto le primarie e siano invece stati nominati. Per loro, far politica nei prossimi cinque anni e pretendere di esser presi sul serio, sarà un problema

Repubblica.it, “Berlusconi in tv, il cuscino con il rinforzo”: C’è voluto l’occhio attento di Remo Casilli, fotografo dell’agenzia Reuters e di Alessandro Di Meo dell’Ansa per cogliere un particolare di Silvio Berlusconi al talk show “Otto e mezzo” in onda s LA7. Forse per comodità, forse per motivi “tecnici”, Berlusconi si è accomodato su una sedia con il rinforzo: seduto su un doppio cuscino.

Canzone del giorno
David Bowie: Loving The Alien

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 08.01.13

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Stereogum, “The Smiths Albums From Worst To Best”: Full-lengths aside, the Smiths crucially possess the special designation of being perhaps the greatest singles band since the Beatles, issuing A- and B-sides so formidable as to inspire awe. The band was so utterly flush with great material that timeless classics such as “Heaven Knows I’m Miserable Now,” “Panic,” “Ask” and “Shelia Take A Bow” never even bowled their way onto one of the Smiths’ official full-lengths. At the peak of their powers, they resembled nothing so much as the Fab Four, producing ingenious material at a breakneck rate that nearly defies credulity.

Wil Nonleggerlo, “Gay, la faccia tosta di B.”: Qualcuno deve avergli spiegato che un sacco di elettori sono omosessuali, così adesso Silvio parlata dei loro diritti. Cercando di far dimenticare la sua indubbia omofobia. Provata da decine di dichiarazioni. Eccole.

Repubblica.it, “Pd, Renzi si schiera con Bersani: Monti è diventato un demagogo”: Intervista al sindaco di Firenze:”: Proveremo a mantenere vivo l’entusiasmo e la speranza dei giorni delle primarie. Abbiamo scritto pagine di impegno bellissime. Adesso gioco in una squadra che non alleno io ma che è la mia squadra.

Emilio Carnevali, “Per scherzo… ma neanche troppo”: Dobbiamo dirci la verità: con la probabile candidatura del capitano Gregorio De Falco – quello del «Salga a bordo, cazzo!» urlato a Schettino durante il naufragio della Costa Concordia – la lista di Mario Monti metterà a segno un gran colpo. La sinistra italiana rischia nuovamente di farsi scippare di mano la bandiera della rappresentanza della società civile. Le conseguenze di questa miopia, di questa incapacità cronica di leggere gli umori e le tendenze di fondo del Paese, potrebbero essere devastanti dal punto di vista elettorale.

Canzone del giorno
Foals – late night clip – nothing left unsaid

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 07.01.13

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Alessandra Daniele, “L’Italia dei Vedovi”: «Saliamo in politica per cambiarla» ha twittato Mario Monti, dal salotto buono. Gli ingredienti della sua salamoia sono fresche primizie come Pierferdinando Casini, ex DC, ex alleato di Berlusconi, ex corteggiatore di Bersani; Gianfranco Fini, ex delfino di Almirante, frequentatore di caserme durante il G8 di Genova, ex alleato di Berlusconi; e Beppe Pisanu, in Parlamento dal 1972, ex DC, ex Forza Italia e PdL, coinvolto nel caso P2, ex ministro dell’Interno di Berlusconi. The Ex Files.

Marco Zatterin, “Rissa sul rock targato Ue”: La stampa britannica euroscettica si è scandalizzata perché l’Ue finanzia gruppi musicali dei piccoli paesi europei. “Li pagano per consentir loro di tenere la concorrenza delle nostre band”, ha scritto un giornale popolare. Il caso è stato sollevato da eurodeputato conservatore che sostiene si tratti di spreco di denaro dei contribuenti. Vero o falso?

Stefano Rizzato, “Quattro motivi per cui Twitter non significa democrazia”: Il panegirico del cinguettio del potente, la quasi unanime esaltazione del politico di turno che si cimenta con Twitter – oggi @SenatoreMonti, ieri @matteorenzi e @pbersani – è diventato un genere letterario. Eppure quello che abbiamo visto fare dai politici cinguettanti non è coraggio, apertura, né modernità. E usare un social network – spesso male – non è di per sé segno di democrazia.

Anna Mola, “Quelli che guardano”: Nella loro divisa stropicciata, questi osservatori di pubblico stanno ore ed ore davanti ad opere d’arte di cui scoprono particolari che a noi resteranno ignoti, potrebbero dirci di fronte a quale quadro la gente passa più più tempo, ascoltano commenti di ogni tipo e sono sempre pronti a indicarti la toilette.

Canzone del giorno

Ra Ra Riot – Dance With Me

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 06.01.13

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Potato Pie Bad Business, “Weekend con il morto – Rudolf Chametovič Nureyev“: Verrebbe da dire papà ma anche padrino, nonno, figlio adottivo, maestro, guru, discendente, e potremmo rendere questo elenco infinito. Si, perché nessun personaggio nella storia della danza classica ha avuto lo stesso peso, immagine, stile, carattere, storia, talento, passione di Nureyev. Portamento splendido, corpo statuario e splendidamente omosessuale.

Guido Rossi, “Se la politica si riduce ad Agende e proclami“: È forse allora finalmente tempo che chi ne ha l’autorità spieghi che lo Stato non è un’azienda, che la politica non è una branca dell’economia aziendale, che la meritocrazia, i cui criteri sono sempre più discutibili, porta all’oligarchia di élite, che promuovono gigantesche inuguaglianze e difettano per loro natura di cultura democratica. Non è quindi un caso che nell’agenda Monti il benessere dei cittadini e l’economia sociale di mercato, finora soffocati dalla politica dell’austerità e del rigore, tanto impietosa quanto discutibile, non siano previsti ed attuati attraverso provvedimenti a tutela dei fondamentali diritti (lavoro, istruzione, salute), nei quali si realizza la democrazia costituzionale.

Beppe Severgnini, “Elogio morale della precisione”: Alla precisione — e all’imprecisione — ci si abitua da giovani: non è mai troppo presto per imboccare il sentiero della faciloneria. L’inesattezza è una compagna gentile, che ci sussurra di non fare sforzi. Cercare, preparare, disporre, controllare, ricordare, mantenere le promesse costa fatica. Eppure l’umanità si divide tra quelli che fanno (bene) ciò che dicono; e gli altri, che annunciano inutilmente e promettono invano.

Dario Ronzoni, “Ruth Handler, la visionaria che con la Barbie portò il consumismo alle bambine”: Ci vollero mesi perché, anche grazie a un viaggio in Germania, dove videro in un negozio una bambola giocattolo per adulti (era la Bild Lilli, una figura voluttuosa non pensata per i bambini), le cose cambiarono. Su modello della bambola tedesca, Ruth elaborò una figura nuova. Aveva proporzioni esagerate, e irreali. Ma sopratutto, aveva il seno e altre caratteristiche sensuali che fino ad allora erano impensabili. In più, era disegnata per stare sui tacchi. Era il 1959, e nasceva la Barbie, la bambola più famosa del mondo, e della storia.

Canzone del giorno

Magic Magic Roses: New Love

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 05.01.13

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Lelio Demichelis, “Progressista o regressista?”: Ma soprattutto Monti non comprende che tra ‘estremismo’ e ‘radicalismo’ c’è un abisso di significati: Beveridge e Roosevelt (e in Italia Gobetti, Di Vittorio, Brodolini, Fortuna&Baslini e molti altri ancora) erano ‘radicali’ nel loro riformismo volto a ricostruire società, redditi, solidarietà e ad ampliare i diritti, ma non erano certo ‘estremisti’; mentre il neoliberismo è ‘estremista’, dogmatico e ideologico in sé e per sé e nella sua volontà nichilistica di distruggere società, redditi, solidarietà e diritti sociali e quindi anche politici e civili.

Stefano Menichini, “La tattica sbagliata di Monti”: Adesso invece Monti rischia di comprimere i contenuti importanti della sua agenda, la credibilità personale, la fiducia guadagnata presso gli italiani e perfino le aspettative della comunità internazionale, dentro il contenitore angusto di una coalizione minoritaria, stimata terza o quarta fra quelle in competizione. Francamente, presidente Monti, come modello al quale ispirarsi per lei Scelba è troppo, e Casini è troppo poco.

Squonk, “Terza colonna da destra, il sesto dall’alto (in loving memory of Giò Giò)”: Ogni tanto capita, sono in macchina con un amico, metto su un cd di roba vecchia e buona, uno dei due dice ti ricordi la prima volta che l’abbiamo sentito e l’altro risponde uh sì, l’abbiamo preso da Giò Giò.

New York Times, “2012: The Year in Graphics“: Graphics and interactives from a year that included an election, the Olympics and a devastating hurricane. A selection of the graphics presented here include information about how they were created. (via)

Canzone del giorno
Ultravox – Hiroshima Mon Amour (live)

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 04.01.13

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GreenMe, “Kansas City Public Library: la biblioteca a forma di libro per incrementare l’interesse dei lettori”: La biblioteca di Kansas City presenta una caratteristica probabilmente unica al mondo per tale tipo di edificio. La sua struttura è infatti immediatamente riconoscibile dall’esterno per via della presenza di ampi pannelli progettati per riprodurre i dorsi delle copertine di alcuni dei libri più letti e più noti al mondo.

Valigia Blu, “Premio Troll 2012“: Le venti storie che ci hanno fatto perdere tempo inutilmente quest’anno, soprattutto online.

Collater.al, “Bruno Ferrari – Bike City”: Un’intera città modellata attorno alla ruota di una bici, che sembra volerci indicare il modo migliore di far girare le cose.

Leonardo Tondelli, “Non avrai altro Master”: Ho una fissa per le religioni e una devozione per Philip Seymour Hoffman – per inciso posso capire i suoi devoti nel film, chi non aderirebbe a una religione fondata da Philip S. Hoffman nella sua versione gioviale e buffoncella?

Canzone del giorno
Azealia Banks: No problems

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 03.01.13

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Wu Ming Foundation, “I «due marò»: quello che i media (e i politici) italiani non vi hanno detto”: Una delle più farsesche “narrazioni tossiche” degli ultimi tempi è senz’altro quella dei “due Marò” accusati di duplice omicidio in India. Fin dall’inizio della trista vicenda, le destre politiche e mediatiche di questo Paese si sono adoperate a seminare frottole e irrigare il campo con la solita miscela di vittimismo nazionale, provincialismo arrogante e luoghi comuni razzisti.

Jumpinshark, “Il futuro? Indietro a sinistra”: Il retrofuturismo socialista fiorisce in Italia (e soprattutto in Emilia Romagna, per chiare ragioni storiche) da almeno trent’anni: dai CCCP agli Offlaga Disco Pax, da Wu Ming al Collettivo Militant ai Marxisti per Tabacci ringraziati da Bersani dopo le Primarie è tutto un continuo ritornare, in forme estetiche e politiche anche radicalmente diverse, di “segni simboli e miti” comunisti.

Emanuele Menietti, “Il netbook è morto”: Oltre a segnare la fine del 2012, il 31 dicembre scorso ha segnato anche la fine dei netbook, i piccoli computer portatili e molto economici sui quali i principali produttori di PC hanno puntato negli ultimi anni per rilanciare le vendite dei loro prodotti.

Masticone, “La democrazia del Corinthians”: Nonostante fosse una squadra di incredibile talento (tutti assieme c’erano gente come Socrates, appunto, ma anche Wladimir, Walter Casagrande – che poi giocò anche nel Torino, Biro Biro, Zenon, Leao ecc. ecc.) decise di proclamare l’autogestione. La squadra si rifiutò di riconoscere l’autorità dell’allenatore e per tre anni mise in piedi una sorta di “autogestione” che venne definita “democrazia corinthiana”. Qualcuno la chiamò anarchia.

Canzone del giorno
NEØV – Morning Fire

primi passi

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Un bel saggio sulla principianza, l’arte della prima volta, l’ho trovato qui. E va ad arricchire la collezione.

Non trovo faticoso essere principianti. È riposante, è liberatorio essere principianti. Lo era meno allora, credo, per la mia insegnante di tedesco e lo è meno adesso, ne sono certa, per la mia insegnante di tango (ma – mi dico con illuminante chiarezza e l’animo satollo di fatica alla fine della giornata, mentre percorro il corridoio dagli spogliatoi alla sala da ballo – questi adesso sono cazzi suoi: io voglio essere una principiante, io devo partire dal principio, io a questo principiamento ho diritto, io questo stato di principianza me lo godo tutto, io sono la principessa delle principianti, io ho bisogno di sprincipiare tutti i passi più semplici per capirli, perché io non ho capito, scusa, non ho capito come devo appoggiare il peso della mia gamba sinistra dopo averla incrociata con la mia gamba destra, me lo puoi ripetere, per favore?). Il diritto indiscusso all’errore, lo spazio franco della mia azione sgravata dalla responsabilità dell’esperienza, mi mette addosso un che di irragionevole eccitazione. Continua.

graziani, quello senza pulici e in camicia nera

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È accaduto il mese scorso. Ad Affile, piccolo comune a est di Roma, la giunta di «centrodestra» – chissà quando ci libereremo di quest’eufemismo! – ha inaugurato un sacrario dedicato a Rodolfo Graziani (1882 – 1955). Graziani – che è sepolto nel locale cimitero – fu governatore della Cirenaica durante la «riconquista» fascista della Libia (1930-’31), comandante del fronte sud durante l’invasione dell’Etiopia (1935-36), viceré d’Etiopia nel biennio 1936-1937 e comandante delle forze armate della Repubblica di Salò durante la guerra civile del 1943-45.

Da “Affile, Grazianilandia. L’eredità razzista e il mausoleo delle sfighe”, di Wu Ming