un popolo di comparse

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Quando, nel 2011, vedo i passanti fermarsi dietro gli inviati dei telegiornali per strada, prendere il telefonino e chiamare la zia o la nonna per avvertire che sono in tv. Quando vedo grandi e piccini mettersi sotto le luci, davanti alle telecamere e ai monitor per guardarsi come vengono in trasmissione e fare ciaociao con la manina, fare le facce. Quando, nell’epoca di youtube e della democratizzazione del protagonismo tramite la rete e la diffusione delle immagini private a sproposito vedo persone che subiscono il fascino di un canale, quello televisivo, che fa fatica a sopravvivere a tutto il resto, penso che proprio non ci sia più nessuna speranza.