alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 04.05.13

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La Privata Repubblica, “Qualcuno Parla Male Di Me Sull’Internets”: È allarme sul pianeta Internets. Nelle ultime 48 ore il giornalismo italiano si è accorto che il luccicoso World Wide Web (lo stesso che ha rovesciato Mubarak e Gheddafi donando la libertà ai popoli dell’Africa!) è in realtà una landa desolata alla Mad Max popolata & funestata da esseri abietti, rozzi, volgari – energumeni maleodoranti che insultano chiunque, si abbeverano da catini ripieni di sangue e interiora di mucca e scorrazzano impuniti alla ricerca di improbabili fotomontaggi “porno” della Presidente della Camera.

la versione di chamberlain, “e adesso twittateci tutti”: Il punto di partenza di ogni discussione seria sull’uso che oggi viene fatto di internet non può dunque che essere uno: nessuno si è mai sognato di limitare l’uso del telefono a causa di quelli che ci ansimavano dentro.
 Ci sono certamente decine di libri, e centinaia di articoli, in grado di spiegarci la rivoluzione radicale introdotta dai social network nella comunicazione con i politici.

Arianna Ciccone, “Boldrini, web, minacce. Tutti odiano e tutti sono odiati”: L’anarchia del web a mio avviso si chiama ‘umanità‘, è dentro e fuori la rete. Non si capisce questa pretesa di ‘armonia’ e ‘mondo perfetto’ per il mondo digitale. Le leggi che valgono nella vita ‘fisica’ sono le stesse che valgono nella vita ‘virtuale’. Il punto è farle applicare, ma anche nella vita reale. Quante donne denunciano i propri stalker e molto spesso chi dovrebbe proteggerle agisce con lentezza e scarsa efficienza, al punto che in tante vengono massacrate nonostante si siano rivolte alla legge?

Potato Pie Bad Business, “Top 5 – Le scaramanzie di mio padre”: Se Romeo Anconetani, storico presidente del Pisa Sporting Club era solito spargere sale sul campo da gioco appena prima del fischio d’inizio, pescandolo senza mezze misure da un cartone da un chilo e percorrendo l’intera latitudine del manto verde, può essere considerato un esempio eccellente, mio padre ha sempre interpretato l’attività come una liturgia ineludibile, che segue logiche solide e comprovabili. Questa classifica è frutto di trent’anni di tutto questo e merita ogni attenzione.

Assumermi la bega?, “I pinguini per esempio si (af)fidano”: Mi ha fatto un’enorme impressione constatare che le piante vanno avanti per la loro strada, neutrali come gli Svizzeri. Sanno perfettamente cosa devono fare, tutto nella natura è inscritto magicamente nel DNA. Rispondono al mutare delle stagioni, del clima, perdendo o facendo nascere nuove foglie. Mi sono quasi commosso di fronte ad un miracolo di tale portata. E poi ho pensato che è veramente il colmo dei colmi che noi praticamente ne rappresentiamo l’unica minaccia. Chi meno vale, più può: questo l’eterno difetto della Grande Macchinazione.

Canzone del giorno
Junip – Line of fire

5 pensieri su “alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 04.05.13

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