alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 17.06.15

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Lunanuvola, “L’ingiustizia resta”: Ho cominciato ad operare con questa macchina alle 11 di sera. Attorno alle 2.30 del mattino stavo posizionando metallo al suo interno. Le mie mani erano in effetti all’interno della macchina, perché bisogna spingere il metallo in essa fino a che non si sente il “click” che indica che è andato a posto. E’ stato allora che la macchina è caduta. Ho urlato. Attorno a me tutti gridavano. La linea di assemblaggio femminile è stata fermata, ma agli uomini è stato detto di continuare a lavorare. Nel frattempo, io ero incastrata.

After Zen, “E quindi…”: E quindi ce l’avete con i profughi, perché vengono qui e li mantiene lo stato con i nostri soldi e vivono negli alberghi con la wifi senza fare niente tutto il giorno e si lamentano del servizio e se vai nel loro paese devi rispettare le loro regole. Ce l’avete con i terroni che vengono dal sud a rubarvi il lavoro e le donne e le macchine e portano la criminalità perché fino a quando non c’erano loro a casa vostra manco parcheggiavano in doppia fila, poi il degrado, signora mia.

formamentis, “Beati monoculi in terra caecorum”: Mi rimane solo un dubbio clinico, se a parlare di Renzi 1 e Renzi 2 fosse il Renzi 1 o il Renzi 2. Presumo l’1. Rassegnamoci.

I discutibili, “Visto che ci siamo, nonostante tutto”: “Il sentiero dei nidi di ragno” è un gran libro sulla resistenza. Forse non il migliore, ma per un ragazzo di diciotto anni, potenzialmente il più significativo. E forse la parte migliore de “Il sentiero dei nidi di ragno” non è neppure nel testo del libro stesso, bensì nella sua introduzione scritta anni dopo dal medesimo Calvino.

most, “7 boiate di cui le donne si compiacciono e poi è un casino”: Credo ci sia una connessione tra quello che i pubblicitari ritengono sia patrimonio di credenze diffuso presso larghe fasce di pubblico/target e i miti che noi stesse perpetriamo non si sa bene nemmeno perché. Così, per sport. Per dire qualcosa di atteso e rassicurante, come quando si parla del tempo. È facile fare una battuta scontata che verrà certamente capita e approvata. Ma poi non stupiamoci che gli spot parlino a piccole principesse e miniature di calciatori. Ecco alcuni esempi di boiate che ci scappano quando ci vantiamo di presunte capacità o caratteristiche di nessun valore.

Luca De Biase, “Ma se sono 50 anni che è colpa della politica che cosa c’è di nuovo?”: Il rancore è diventato così risorsa politica. E l’alternanza dei risultati elettorali – che hanno per 25 anni penalizzato chi aveva vinto la volta prima – è diventata una sorta di regola. Prima che gli elettori cominciassero a disertare in massa le urne dimostrando così che ormai credono che la politica non sia rilevante per le loro vite. A parziale conferma che, alla fine, hanno deciso persino che la polica non merita tutta l’attenzione che le riservano i suoi critici e i suoi protagonisti, insieme ai media che la sopravvalutano.

Il Post, “Com’è oggi la Cité radieuse di Le Corbusier”: Un famoso palazzo di Marsiglia a lungo considerato strano e “brutto” oggi ospita una ricchissima attività culturale, anche tra i condomini.

Oggi è già passato un anno, ciao papà.

Canzone del giorno
Foals – What Went Down

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