quel film che ha una mensola come protagonista

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Ieri sera ho visto al cinema quel film che ha una mensola come protagonista. Lo proiettavano al multisala e l’ho scelto per caso, solo dopo ho scoperto che era un film piuttosto vecchio risalente al 1968 e riproposto proprio perché quest’anno ne ricorre il cinquantennale. Nel complesso è pieno di effetti speciali ma non come quelli che si vedono adesso nei film sui supereroi. È un film di fantascienza ma si vede che è stato girato in uno studio, senza computer e grafica 3D. La cosa difficile è superare l’inizio. Al posto della sigla lo schermo rimane buio per parecchi minuti con della musica pallosissima. Poi però incomincia e, anche se nel complesso non si capisce molto, tutto sommato si lascia seguire perché lascia molte domande irrisolte. Il dubbio resta però sulla scelta di una mensola come protagonista. Che poi nelle prime scene, quando ci sono le scimmie che litigano per una pozza d’acqua, più che una mensola sembra uno di quei piani in wengé che vendono all’Ikea e che, con le giuste gambe, diventano eleganti tavoli da sala da pranzo. Verso la fine invece rivela la sua essenza di mensola perché vaga nello spazio messa per orizzontale, come se fosse fissata nel nulla con i fischer più appropriati per il peso che dovrà sostenere anche se il peso dell’universo è incommensurabile come l’universo stesso, senza parlare del fatto che poi che senso ha una mensola che vaga nello spazio è ancora tutto da scoprire. Quel film che ha una mensola come protagonista dura più di due ore perché certe scene sono lentissime. Il passaggio in cui l’astronauta prende l’acido e vede tutti quei colori può essere ridotto drasticamente perché il concetto è chiaro dopo qualche secondo. Stesso discorso per il viaggio all’inizio e, se fossi nel regista, proverei anche ad accelerare i dialoghi con il computer parlante, quello che ha il logo del Grande Fratello. Poi alla fine, e scusate lo spoiler, c’è l’astronauta da vecchio che guarda sdraiato nel letto una specie di tv e anche se gli punta il dito contro non riesce ad accenderla, che poi si scopre che è di nuovo la mensola di prima messa per verticale e che per magia fa apparire un feto che vaga nello spazio. Forse è un messaggio anti-abortista. Comunque bella anche la musica del concerto di capodanno nelle scene con le astronavi e i pianeti.