Intanto definiamo degli standard. Per il video il vhs va benissimo. Per le immagini invece vi propongo quelle foto che almeno una volta nella vita abbiamo fatto tutti. C’è uno scenario mozzafiato alle spalle – valli infinite viste dall’alto di una vetta, il movimento perpetuo delle onde di un oceano, un’opera incommensurabile dell’ingegno umano – e allarghiamo le braccia un po’ per cercare di contenere tutto quello che c’è dietro, un po’ per dire a chi sta per immortalarci che di fronte alla natura e alla bellezza siamo completamente alla mercé. Non ci possiamo fare niente. L’eternità non te la fanno le app che si inventano come saremo da vecchi. Prendete la foto del vostro genitore che vi somiglia di più. Quanto alla suddivisione delle parti della giornata, conveniamo tutti che il mese di giugno è quello perfetto. Infine mettete nello zaino lo stretto necessario, ma non perché starete via poco tempo, altrimenti che eternità sarebbe. Il fatto è che dicono che serva solo l’essenziale. Uno di quei temperamenti svizzeri multiuso che ti riportano alla serenità grazie all’ergonomia con cui sono stati pensati. Un libro, e qui so che si scatenerà il putiferio perché la scelta non è per niente facile. L’hard disk con tutta la vita dentro, e nel dubbio mi porterei una copia di back-up e su questo dovreste darmi retta, me ne intendo abbastanza. Una buona crema solare a protezione totale. Gli occhiali. La carta di credito non serve, meglio un foglio manoscritto di qualcuno che vi sta a cuore: alla reception sono sensibili a queste cose, strappare un po’ di commozione gioca sempre a proprio favore. Buon viaggio.