where is my mind – day #67

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Mi sono iscritto a una pagina Facebook utilissima in questa stagione di arresti domiciliari. Si chiama “Netflix Festival” e ha lo scopo di dare visibilità ai film poco noti ma di qualità che, nel mare magnum dell’offerta, non si fila nessuno. Titoli presentati al Sundance, a Berlino o in altre manifestazioni poco hollywoodiane e che a nessuno verrebbe mai in mente di cercare tra le serie e i film più blasonati. Date un’occhiata e poi ditemi che ne pensate. Ieri sera ho provato a vedere “Other People”, con quello che faceva il macellaio di “Fargo”, ma devo essere sincero. L’ho lasciato a metà perché le storie sulle malattie senza ritorno, di questi tempi, mi risultano claustrofobiche. Poi ero già andato in tilt per una disavventura subita poco prima: non trovavo più gli occhiali da lettura. Il mio problema con gli occhiali da lettura (e da computer) è che hanno la montatura grigia e, quando li poso su una qualunque superficie, poi non li vedo più e dovrei procurarmi un paio di occhiali per cercare gli occhiali da lettura. Ho provato con una catenella arancione per tenerli appesi al collo ma il problema non si è risolto. Ero appena andato in centro in auto a prelevare al bancomat e, al ritorno, al momento di rimettermi al lavoro, non li avevo più. Li ho cercati in lungo e in largo tornando persino allo sportello ripercorrendo lo stesso tragitto in bici senza successo. Ho cercato attentamente nell’abitacolo della macchina, ma niente. La cosa mi ha terrorizzato perché vivo l’incubo della perdita della memoria, come è successo a mio papà, quindi, oltre a dispiacermi di dover rifare lenti e comprare una nuova montatura, mi turbava il fatto di non ricordare se li indossassi, prima di uscire, oppure se li avessi posati da qualche parte per mettere le scarpe, o chissà che altro. Buio completo. Ho persino pubblicato un annuncio sulla pagina Facebook del paesello, nella speranza di ritrovarli. Ormai arreso all’evidenza, ho aperto la custodia e li ho trovati lì dentro. Il sollievo è stato parziale, perché non rammentavo assolutamente di averli messi a posto. Per fortuna mia moglie mi ha svelato l’arcano: è stata lei a riporli nell’astuccio ma qualche ora prima, questo significa che non ricordo di non averli usati per lavorare nel pomeriggio. Insomma, comunque io la guardi, c’è da preoccuparsi. Devo stare più attento. Promesso.

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