di cortesia

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Quando ci sono due auto in famiglia perché moglie e marito non possono farne a meno e una delle due è temporaneamente indisponibile bisogna ingegnarsi. Non ho mai capito come si faccia ad avere un’auto di cortesia, per esempio. Ci sono strutture che ti offrono una vettura di riserva mentre la tua è in assistenza. Io sono un negazionista di questo servizio perché a me non è mai stato proposto, nemmeno dalla mia carrozzeria di fiducia, quella in cui a furia di far sistemare la mia vecchia carretta mi chiamano Roby. Ne risulta che a casa stiamo facendo i salti mortali per organizzarci senza dover ricorrere al noleggio di una macchina, una cosa che noi della categoria dei morti di fame non possiamo certo permetterci. E allora il car sharing?, già vi sento chiedere. Il fatto è che qui nell’hinterland, dove sarebbe una manna dal cielo e non solo, potrebbe persino risolvere qualche problema di arterie congestionate, non è pervenuto. Mia moglie ed io, per i rispettivi lavori, ci spostiamo in senso opposto o tangente rispetto alla città metropolitana. Potremmo utilizzare il trasporto pubblico ma significherebbe prendere un mezzo per arrivare in centro e poi prenderne un secondo per arrivare a destinazione, tornando in periferia. Ci ho provato ieri. Per percorrere 18 km – in macchina ci metto un quarto d’ora, vado in senso inverso rispetto al traffico che raggiunge Milano – ho impiegato quasi un’ora e mezza cambiando quattro diversi vettori: un autobus da casa mia al capolinea della M3, la metro gialla fino allo scambio con la metro rossa, la M1 fino a Molino Dorino e, infine, un secondo autobus verso la mia scuola. L’ultimo tratto, due minuti dalla fermata all’ingresso, l’ho percorso a piedi. Ho incontrato la mamma di Anna che aveva appena lasciato la mia alunna a scuola. Le ho raccontato il motivo per cui mi trovassi lì e, tutta preoccupata, si è immediatamente offerta di prestarmi l’auto nuova che hanno appena preso per la sorella più grande di Anna che ha appena conseguito la maggiore età. Ovviamente ho rifiutato, ma lei ha insistito con una cortesia che mi ha letteralmente commosso. La mamma che offre la propria auto in prestito al maestro della figlia per evitargli la complessità di un viaggio da casa a scuola. Cose d’altri tempi.

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