alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 08.02.13

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Vulture, “The Seven Reasons Argo Is Likely to Win Best Picture”: One movie that was considered to have little to no chance at victory was Argo, especially after Ben Affleck didn’t get a directing nomination. But as awards season has swanned along, Argo has showed surprising momentum, winning Golden Globes for Best Drama and Director, the SAG award for Best Ensemble, the DGA award for Best Director, and the Producers Guild award for Best Picture. We just checked in with top executives at major studios and Oscar consultants, and they said they were ready to call the Best Picture contest over, with Argo as the projected winner. How did this movie sneak its way to front-runner status? There are seven reasons.

Ufficio Reclami, “I ricordi della scrutatrice”: In un momento di calma, uno di quei momenti in cui il seggio è vuoto di elettori e pieno di scrutatori, entra il rappresentante di quella gente verdevestita, che inizia a farci tutto un pippone. Immaginatevi un vecchio con la barba che sembra pià un comunista di antani per due di un verdevestito, solo che in tasca al posto de L’Unità gli spunta La Padania. E la pancia gli straborda.

La Linea d’Hombre, “Cosa resterà di questi anni dieci?”: Pigliate il secolo scorso, si parte dagli anni venti e poi su, ci son stati tutti, i trenta i quaranta, gli ottanta di Riefoli e i 90 pure. Ma i dieci? Pare che nessuno abbia fatto una beatissima cippa negli anni dieci.

Leonardo, “Il Grande Osama Bianco”: Per Michael Moore invece il film sarebbe la dimostrazione che la tortura è inefficace, infatti Bin Laden viene trovato soltanto dopo che Obama la proibisce (ma l’inchiesta era partita molto prima, dalla soffiata di un tizio sottoposto a waterboarding…) Per Andrew Sullivan è addirittura un atto di accusa ai criminali che governavano nel 2002 (quando Sullivan li sosteneva), ma in fondo è inutile porsi il problema di quel che pensa Sullivan, tra qualche anno avrà cambiato di nuovo idea. Se però uno spettatore medio entra convinto che la tortura possa essere necessaria per prevenire stragi come quella dell’11/9, non sarà Zero Dark Thirty a fargli cambiare idea: il film a un certo livello di lettura sembra proprio dire che Bin Laden è stato trovato anche grazie al waterboarding.

Non leggere questo blog, “Fascio-rock”: Mario Vattani, conosciuto come “console fascio-rock”, sarà capolista al Senato per La Destra di Francesco Storace. “Per l’Italia e per la mia gente”, ecco il suo manifesto, appena pubblicato su twitter.

Sempre un po’ a disagio, “Fuori dalle librerie”: Anche voi vi sarete accorti che ogni nuovo argomento toccato da Renzi era affiancato da un filmato: vogliamo parlare di questa vecchia classe dirigente che pretende di risolvere i problemi del nostro paese? Bene, prima di parlarne vi mostro un bel filmato, diceva lui. E a seguire, sullo schermo, appariva Topolino concentrato ad ordinare la sua stanza con la bacchetta magica. Vogliamo parlare di corruzione? E via, allora, con un bel filmato in cui Antonio Albanese imita un mafioso. Vogliamo parlare dei cittadini che non vogliono più stare in Italia? Prima, però, uno spezzone in cui il personaggio interpretato da Fabio Volo rifiuta la sua carta d’identità, la sua cittadinanza. Questi erano solo filmati introduttivi, niente di più. E invece, secondo me, sono qualcosa di più.

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 07.02.13

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Ciwati, “#lanostraparte”: Tutte le informazioni per coordinare l’Operazione Ohio del 16 febbraio, durante la quale diffonderemo anche singole ed ardite missioni sui soggetti da provare a convincere durante l’Operazione, le troverete nell’omonimo evento di Facebook, dove potrete aderire e dirci in quale Comune, in Lombardia e nel resto d’Italia, intendete dar vita all’Operazione e mobilitarvi per attaccare bottone.

Nessuno dice libera, “Ammazzare la Morte”: I carcerati arrivano in ospedale per due motivi fondamentali: perchè si sono inflitti volontariamente una lesione o per i motivi di salute comuni a tutti noi.

Stefano Menichini, “Vendola e il voto utile”: Avendola sempre messa così, è davvero difficile gestire in maniera credibile una campagna elettorale che molto facilmente potrebbe consegnarci l’obbligo di un accordo parlamentare fra centrosinistra e centro. Vendola si imbizzarrisce, Monti lo imita dalla parte opposta, entrambi appaiono poco sinceri perché lo sono.

Popolino, “God save the queer”: Certo, dice mia madre, e allora io dico, chi vuole sposarsi, si sposi, chi non vuole, non si sposi. Tutti liberi. E tutti con gli stessi diritti. Il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è una questione, è un fatto, dico. Come il voto alle donne, non so, la fine della segregazione razziale, a un certo punto, semplicemente, succederà, succede, non c’è altro da dire, è così che va nei paesi democratici, e quando non succede, beh, c’è un problema, significa che non sono poi tanto democratici.

Canzone del giorno
Houses – The Beauty Surrounds

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 06.02.13

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Gad Lerner, “Matrimoni gay, perchè l’Italia resta fanalino di coda”: Il fatto imbarazzante è che per trovare sulla mappa europea altre nazioni come l’Italia che finora hanno rifiutato anche solo di regolamentare le unioni civili fra omosessuali –non parliamo di matrimonio e di adozione dei figli- bisogna spostare lo sguardo verso est: gli altri paesi balcanici e le nazioni rimaste schiacciate per cinquant’anni dal giogo sovietico. A proposito, sarà un caso ma proprio in questi giorni Putin ha fatto approvare dalla Duma russa una legge che vieta “la propaganda omosessuale”.

Spin, “David Bowie’s ‘Aladdin Sane’ Gets Frills-Free 40th Anniversary Reissue”: David Bowie’s upcoming “classic” sounding LP, The Next Day, comes out on March 12 (it’s one of 50 Albums You Gotta Hear this year), but on April 13, Parlophone will reissue one of the Thin White Duke’s actual classics: 1973’s Aladdin Sane.

The Italian Game, “1972. Un bambino infila dentro un registratore la cassetta di un corso d’inglese.”

Young Digital Lab, “Facebook, la Graph Search ed un meraviglioso viaggio nella semantica”: Il 15 gennaio Facebook ha annunciato il suo nuovo motore di ricerca che si chiama Graph Search e io ci ho un po’ pensato su prima di iniziare a scrivere. Mi mancava un pezzo del puzzle. Ora vi spiego.

Canzone del giorno
Death Disco – White Easter

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 05.02.13

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Quasi a Occidente, “Circle time”: “Parlare uno alla volta!” “Ascoltare gli altri!” “Non interrompere!” “Rispettare i compagni!” urlano sovrapponendosi almeno una dozzina di ragazzi, in un inatteso scoppio di vita. “Non ci siamo.” Li zittisce l’esperta, incaricata del corso di educazione all’affettività, prima di assentarsi in una sorta di stato di trance che si prolunga per un minuto buono.

Oglaroon, “Bugie“: Viene questo papà, dice che vuole conoscermi, che il figliolo è contento e si diverte, e anch’io sono contenta e mi diverto, io sono una di quelle che il tempo per soffrire arriva sempre, il primo anno si deve imparare il gusto delle cose, e per farle bene un po’ di divertimento ci vuole.

Fools Journal, “Cento anni dalla nascita di Rosa Parks”: Dal suo arresto nacque il boicottaggio degli autobus a Montgomery, in Alabama, nato dall’idea dell’allora sconosciuto Martin Luther King: per più di un anno, dozzine di autobus rimasero fermi. Nel 1956 il caso arrivò alla Corte Suprema degli Stati Uniti, che decretò all’unanimità l’incostituzionalità della legge segregazionista dell’Alabama. Da quel momento, Rosa Parks divenne un’icona nella lotta per i diritti civili e fu ricordata come “the woman who didn’t stand up“.

Canzone del giorno
Toro y moi: High Living

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 04.01.13

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Il Corsaro, “Il dito e la luna: il movimento 5 stelle ‘dimentica’ disoccupazione, crisi ed Europa”: Risulta infatti difficile, se si gratta la ben nota superficie rappresentata dalle proposte su informazione ed energie rinnovabili, farsi una idea chiara di quale sia realmente la proposta del movimento di Beppe Grillo per quanto riguarda le tematiche economiche, fiscali e lavorative.

Pendolante, “Punti oscuri”: Ma a metá di un sussurio amoroso, lei si allunga verso il viso dell’amato e inizia a strizzargli con impegno un punto nero. Benché infastidito lui la lascia fare fino all’esito finale e la pulitura del prodotto espulso, con un fazzoletto. Poi, l’abbraccio si scioglie, l’intimità svanisce e i due si rilassano nell’attesa del treno.

Fabristol, “Sulla differenza tra il pianto dei bambini italiani e inglesi (e sui cani)”: Se un bambino cade in Italia la madre lo prende a ceffoni, qui in UK non succede nulla. Esatto. Assolutamente nulla. La madre sorride o al massimo lo aiuta a risollevarsi, se non l’ha già fatto di suo.

Ella Nei Vicoli Persa, “A lot of people won’t get no supper tonight”: Vi siete messi a mandare mail e chattare e non siete più capaci di rivolgere la parola a qualcuno che non conoscete senza avere paura. Vi scattate cento fotografie per immortalare stronzate, la ripetizione continua ed estenuante delle stesse cose tutti i giorni. Vi siete creati questo mondo perfetto di immagini con tanti pixel e poco cuore e fate una vita di merda, senza scopo e senza sapore. Vi siete disabituati al gusto per l’imperfezione, per la sostanza delle cose, ma la realtà è imperfezione. E siete diventati scemi, scemi in un mondo di idioti psicovirtuali e quasi contenti nel perimetro del vostro scarso metro quadro. Quasi contenti. Vi accontentate del quasi.

Sono storie, “Gratta & Vinci”: A suo modo, B è uno straordinario artista della fuga mediatica: un Houdini del consenso, capace di sfuggire alle strettoie della realtà che lo circonda, proiettandosi con le sue promesse di storie sempre un poco più in là, avanti nel futuro. E la cosa meravigliosa (dal punto di vista dell’analisi) è vedere come agli altri, dopo che la fuga in avanti è cominciata, non resti che inseguire.

Sivan Kotler, “La più bella della classe”: L’ora di lezione successiva si è parlato dei diritti delle donne. E R. non è intervenuta, perché secondo lei il principale diritto delle donne è quello di apparire ed esibirsi, per diventare famose. Per questo da grande sogna di entrare in politica e sicuramente apparirà spesso in televisione.

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 03.02.13

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Potato Pie Bad Business, “Weekend con il Morto – Nuto Revelli”: Due libri abbastanza capitali per provare a conoscere Nuto Revelli sono Il disperso di Marburg e il Mondo dei vinti. Le enciclopedie letterarie, ammesso ve ne sia traccia, vi diranno che il primo appartiene al ciclo sulla resistenza, il secondo a quello delle storie orali. In realtà è una sciocchezza. Entrambi i libri sono entrambe le cose, ed è proprio questa sovrapposizione che dimostra con elastica semplicità l’idea di resistenza che Nuto Revelli ha prima vissuto sulla sua pelle e poi instillato in chi ha deciso di leggerlo.

Daily Godot’s Weblog, “Godot’s Endorsement… o per dirla all’italiana… io voterò per Bersani…”: … ecco l’ho detto! Se poi volete nei prossimi post vi spiego il perché!

Vitadapendolare, “Bohémien del terzo millennio”: Immagino una vita avventurosa e sregolata, alla Van Gogh. Immagino che viva in un piccolo appartamento ricavato nella mansarda di uno dei vecchi palazzi del centro, cui si arriva da una stretta e ripida scala buia. Immagino il disordine: quadri non finiti, scarabocchi, bottiglie vuote. Immagino un abbaino che si affaccia sui tetti della città.

Popolino, “Sto uscendo con le mani alzate”: Ho preso un po’ di appunti: – costi standard per la sanità in tutte le regioni; – tempi stretti e certi per i pagamenti dalla PA alle imprese private; (continua)

Un tal Lucas, “Devo fare un’esperienza”: E io se non avevo questo vizio smodato di scrivere in pubblico forse me lo sarei tenuto dentro questo episodio, non avrei usato il blog come strumento di liberazione e giustificazione, non avrei messo mia madre in piazza come un personaggio, ma stasera la nobiltà e il dolore e il rincrescimento che c’erano sul suo volto nel vedere i figli doverla aiutare in ciò, era questo che volevo raccontare, questo – e tutto il resto scivola via negli scarichi di una pseudo letteratura che non serve a niente.

Zucchero Sintattico, “La mia personale e discutibile opinione sui contestatori dei matrimoni gay in Francia“: Cioè cioè cioè. Carissimi eterosessuali, forse non avete capito: non è che vi tolgono qualcosa. Non è che danno a qualcun altro qualcosa in più di voi. A voi non cambia assolutamente niente.

Canzone del giorno
Everything Everything – Cough Cough

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 02.02.13

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Claudiappì, “Uova, regali e animali [#52]”: Sto al computer da un po’, in camera. Ogni tanto mi alzo, vado in cucina, prendo due biscotti al burro e torno. Mi rimetto a leggere e a scrivere mentre sgranocchio. Mi rialzo, prendo altri due biscotti e torno alla mia postazione. Dalla camera alla cucina sono esattamente 18 passi. Non so voi, ma io la considero attività fisica.

Crescere creativamente, “Colloqui via skype: ora non esageriamo.”: Via skype si possono fare un sacco di cose utili nella comunicazione scuola-famiglia, cose tecniche insomma, ma a confrontarci sui bambini, sugli studenti, parlare di situazioni, senza avere l’interlocutore di fronte corpo compreso, non mi ci vedo.

Questione della decisione, “L’irrazionalità della politica: elettori e tifosi pari sono”: Ogni tifoso che si ritenga tale si fa un vanto di non cambiare mai squadra nella sua vita. Sia nel bene che nel male il tifoso difende i propri colori e garantisce assoluta fedeltà al gruppo. Per lui è importante che non si tradisca la squadra. Ecco, questo è l’aspetto fondamentale: puoi aver ingannato, ma se è per favorire la tua squadra ci si passerà sopra mentre se è per danneggiarla, non c’è perdono. Questa difesa a oltranza non ha niente di razionale, è identificazione pura con il clan, è difesa contro tutti i nemici, è una specie di vita o morte perchè se sei da solo, fuori dal gruppo, sei morto.

Maimaturo, “Il movimento”: Il momento è gravissimo: la gente non arriva più alla fine del mese, i pensionati non riescono ad andare in riviera, le rondini hanno smarrito la strada; le cavallette e l’influenza no. Tu, proprio tu, che fino ad ora sei stato soltanto un contribuente da spremere, contribuisci davvero a cambiare l’Italia.

Canzone del giorno
Tegan and Sara – Closer

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 01.02.13

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Acibiriceci, “When Grillo comes to Town”: Rispetto all’ultimo comizio (che poi non è un comizio, è uno spettacolo), quello per le regionali, c’era anche molto più catarro. Pensionati, capelli bianchi, coppole e gilè, gente che se uno sta ai due stilemi (del pensionato e del grillino) non se la immagina in WiMAX, dietro a un tablet, a informarsi sul blog per sapere dov’è il meet-up.

Ciclofrenia, “Entra nella mia rete su LinkedIn, se vuoi vivere”: Se volete avere una rappresentazione fedele dello stato della disoccupazione in Italia lasciate perdere le statistiche di Pagnoncelli e autorizzate piuttosto LinkedIn a rovistare nella vostra rubrica di gMail: vi suggerirà un paio di centinaia di persone tra scrittori, organizzatori di eventi e autori di web series, ma rigorosamente nessuno che abbia uno straccio di lavoro serio (a meno che farsi foto allo specchio del cesso e pubblicarle su Instagram non sia considerata un’attività produttiva).

CirINCIAMPAI, “memento 46”: I panni sporchi si lavano in famiglia…

Collater.al, “Kartell goes Taschen”: “Fare un libro su Kartell è molto più che concepire un libro di design – spiega Claudio Luti, Presidente di Kartell – parlare di questo marchio vuol dire, infatti, parlare di una famiglia, di una città, e dell’idea pionieristica che scoprì, grazie a un nuovo materiale, la Cultura della Plastica”.

Waxen, “La resa dei conti”: Ma adesso che sono passati gli anni, forse per colpa della routine, il vostro rapporto è diventato freddo e distaccato. Non vi uniscono più gli stessi interessi, non fate più lunghe transazioni insieme, non avete più i mezzi e il coraggio di investire in qualcosa di concreto per il futuro. Più di una volta hai pensato di fargli le corna, e qualche volta lo hai anche fatto, piccolo bastardo irriconoscente ed egoista. A lui, che ti è sempre stato fedele, che non ti faceva mai mancare un sms o una lettera, in mezzo a tutto l’altro spam.

Canzone del giorno
Röyksopp – Ice Machine (Depeche Mode cover)

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 31.01.13

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Citarsi addosso, “[fard]”: Un mercoledì, la donna che l’accompagnava a scuola tenendola per mano e che con qualche perplessità avrebbe dovuto chiamare mamma, le disse che era una gran fortuna non arrivarci allo specchio e che il giorno in cui era accaduto a lei, non aveva più visto quello che era, ma quello che era diventata e che le due cose non coincidono quasi mai.

Quello che mi manca, “Cordialmente”: In attesa di un vostro gentile riscontro del mio cv, vi ringrazio e porgo cordiali saluti.

Giuseppe Civati, “A proposito di spese pazze“: Leggendo attentamente l’atto che mi è stato recapitato dalla Guardia di Finanza, si possono approfondire i dati e le cifre che mi sono stati contestati.

Dear Miss Fletcher, “L’amore al tempo delle cabine”: L’amore e l’amicizia al tempo delle cabine erano ritmati dal clangore dei gettoni che scendevano uno ad uno, un suono inconfondibile. L’amore al tempo delle cabine era un po’ complicato, difficile accorciare le distanze.

Grovigliosorridente, “Te sei sud”: Comunque io continuo a pensare che il tuo essere nata al nord sia un errore. Sei proprio arrivata nella tua città. Te sei sud, dentro.

Il Post, “10 opere d’arte di Gerhard Richter”: Le Edizioni di Richter sono prodotte in serie con l’idea che molte più persone possano possedere la sua arte: Richter non realizza questi lavori come fossero pezzi unici. A partire da materiali molto diversi, stampe litografiche offset e serigrafie, fotografie, oggetti, dipinti su tela, su carta e su alluminio, libri e poster, Richer lavora su soggetti che variano spesso e che si rifanno a quadri famosi e conosciuti nel grande pubblico.

Le storie sono ovunque, “Trentaunotredici”: D: Hai un blog? C: Già.

Canzone del giorno
NEØV – Mellow

alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 30.01.13

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Vibrisse, “Dieci cattive ragioni per non leggere la narrativa italiana contemporanea”: 7. Se devo scegliere tra i nipotini di Arbasino e i nipotini di Scerbanenco, gli epigoni di John Barth e gli imitatori di Foster Wallace, be’: mi leggo gli originali.

Puro Nano Vergine, “Il Cavalier Benilvio”: Secondo Silvio I d’Arcore il fu Duce fece anche delle cose positive. Giudizio dettato da calcolo elettorale o affinità programmatica?

Pendolante, “Decalogo del viaggiatore”: 5. LEGGI: i quotidiani e le riviste locali: ti danno uno spaccato della vita reale che spesso il turista sfiora soltanto.

Stefano Menichini, “Il dibattito tv bisogna meritarselo”: Che la televisione divenga ogni volta, più che il luogo dove si svolge lo scontro elettorale, l’oggetto stesso dello scontro elettorale, è una maledizione della quale ci libereremo, forse, solo quando ci saremo definitivamente liberati del candidato Berlusconi.

Massimiliano Gallo, “La fine è nota, Bersani e Monti comincino a dialogare”: Insomma, toccherà a Bersani e a Monti proseguire il lavoro già intrapreso quindici mesi fa con l’avvento del professore a Palazzo Chigi. Del resto ci ha pensato lo stesso segretario del Pd, con il consueto pragmatismo emiliano, a ricordare che “finché ci si punzecchia, è la campagna; poi si ha la sostanza e vince chi arriva primo”. I seguaci della vocazione maggioritaria storceranno il naso, probabilmente non sono le dichiarazioni di un leader che fa sognare, ma sono parole di buon senso.

Canzone del giorno
David Byrne & St. Vincent – I Should Watch TV