Se attori, artisti e musicisti ci lasciano a tre per volta, come vuole la credenza popolare, anche per i giovani che ci rimettono la pelle per la tipologia di sballo del momento ci dev’essere una sorta di concatenazione e coincidenza analoga. Vi dirò di più: non so se è la piaga sociale su cui spinge l’opinione pubblica a influire misteriosamente sui decessi di cui poi parlano tutti o viceversa. Lo so che è più facile credere alla seconda ipotesi, ma non sono sicuro di non aver percepito tra i discorsi della gente e le colonnine di argomenti acchiappa-clic dei quotidiani on line già qualche trend sulle discoteche e annessi e connessi prima dei tristi fatti di attualità che sapete tutti. Nel primo caso, è anche possibile la strumentalizzazione della tragedia a fini mediatici ma, lo sapete, non sono un fan dei complotti di nessun genere quindi diciamo che è andata come è andata. Quando sono i ragazzi a pagare con la vita il conto dei nostri sottoprodotti fisici e culturali è sempre un dramma. C’è da chiedersi come siamo quando non succedono eventi nefasti come questo e il valore che oggi ha acquisito l’eccezionalità della morte giovane colta a seguito di comportamenti estremi. Voglio dire, se avete la mia età avrete almeno quattro o cinque conoscenti uccisi dall’eroina, giusto? Se ci mettete la gente che si sparava per strada e tutto il resto e fate un confronto, gli anni duemila e rotti sono tutti rosa e fiori. Ma osservando il fenomeno da un altro punto di vista, l’attitudine delle nuove generazioni a distruggersi con qualunque porcata potrebbe essere invece la normalità per le famiglie italiane. Chi ha insegnato a tutti quei ragazzi ad andare a divertirsi al Cocoricò o nel Salento? Se poi volete la mia opinione, se le chiudono tutte, le discoteche, non posso essere che contento, così quando mia figlia sarà in età e magari qualche amico la convincerà ad andare non ci sarà nessuna possibilità. Un pericolo in meno. E poi, detto tra noi, nelle discoteche si suona musica davvero di merda.
Chiudessero le discoteche i ragazzi troverebbero altri luoghi. Non cambierebbe poi molto. Credo che sicuramente i media cavalchino l’onda della notizia e cerchino di scovarne altre analoghe quando, in altri momenti, lo stesso tipo di morte passerebbe più o meno sotto silenzio. Non credo nel complotto, ma nell’assenza di “meglio” da raccontare. certo è che la gente si fa poi opinioni su queste notizie e nei bar senti i qualunquisti dire che “la gioventù di oggi…”
c’è sempre stato un “oggi” per i giovani di tutti i tempi. Sulle discoteche sono irremovibile, dovrebbero chiudere o chiedere a me di curare la selezione musicale. Non ammetto vie di mezzo.
Altra storia la selezione musicale 🙂