a tempo determinato

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Il modo più efficace per prenderci la mano è quello di alzarci dal sedile in metro o sul bus e far sedere anziani, gente messa maluccio o donne in evidente stato di gravidanza, e anche se capita di equivocare le rotondità ventrali altrui potete stare certi che, in certe ore di punta, le destinatarie di questo tipo di attenzioni non si fanno troppi problemi né si offendono. Vengono poi in ordine di importanza crescente le dimissioni. Quando lasci il posto di lavoro è inevitabile la sostituzione con uno come te, anche se sembra impossibile. Tenete quindi sempre aggiornato il curriculum e state pronti che qualcuno che cambia impiego si trova sempre. Al mio ho appena dato una rinfrescata ma sia che le metta in un modo o nell’altro le mie competenze, le mie esperienze e soprattutto la mia data di nascita sempre quelle sono. Fa tenerezza soprattutto il mio titolo di studio laggiù in fondo, quella laurea che oggi in mezzo a certi titoli accademici nuovi fiammanti che si vedono in giro sembra un cimelio da rigattiere. Starebbe bene scritta a mano su pergamena, o anzi a matita su un foglio di carta a quadretti come avevo compilato il mio primo curriculum consegnato a mano a una imprenditrice che mi aveva chiesto la disponibilità per una prestazione. Ne approfitto per salutare Tiziana e anzi, se hai ancora quell’imbarazzante manoscritto rispediscimelo indietro, lo metterò nel faldone degli errori madornali. Siamo anche tutt’altro che indispensabili nelle coppie di cui siamo la metà, a volte un terzo o nei casi dei partner meno propensi alla fedeltà un quarto. Io lo sapete, sono del partito di quelli che quando lasci o sei lasciato da qualcuno questo qualcuno non dovrebbe più mettersi con nessuno per sostituirti. Non ho la certezza che sia mai successo veramente ma se vi va di darmi una conferma sono qui. La vita si dimostra quindi piena zeppa di contratti a tempo determinato in senso lato, s’intende, considerando che sul mondo noi stessi abbiamo una data di scadenza. Posti interscambiabili in cui nessuno, in fondo, costituisce un’unicità dal momento che siamo destinati ad accomodarci fuori, e se anche voi state facendo un po’ di pratica per vedere chi occuperà il vostro posto potremmo condividere le nostre esperienze. Che dite?

7 pensieri su “a tempo determinato

  1. Ho lasciato il mio vecchio lavoro dopo venticinque anni, esattamente oggi ricomincio da capo in un’altra azienda, un’altra città, a cinquecento chilometri da casa mia.
    Attendo di scoprire chi prenderà il mio posto.

  2. Comunque anche con il tag “pessimismo cosmico” i tuoi post non li batte nessuno, eh.
    Pure io avrei qualcuno da chiamare perché mi restituisca il curriculum, ecco.
    Grande Plus, ora ti rileggo di nuovo.

  3. è un periodo così. Dalle 8 alle 9 del mattino mi viene lo sconforto e le cose più cupe da scrivere. Così le metto da parte per momenti più sereni della giornata, e cerco di mediare con un timbro più adulto.

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