summer of 19

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Quando i Joy Division nel 79 pubblicarono “Unknown Pleasures”, il loro disco d’esordio, di certo non avevano fatto i conti con il fatto che, quarant’anni dopo, qualcuno avrebbe ascoltato i brani di quell’album in cuffia riprodotti da un telefono portatile alimentato da batteria al litio durante un viaggio da Genova a Milano di ritorno da un fine settimana con l’obiettivo di riabbracciare una figlia quindicenne il giorno successivo al rientro da una settimana di vacanza studio a Brighton anziché Manchester. Nemmeno la notizia del ritrovamento del ragno fagotto ritenuto responsabile della formazione della tana più lunga mai scoperta in natura sembra aver dato uno scossone al torpore dell’opinione pubblica completamente assorbita dai pisolini postprandiali nella canicola di mezza estate. Sono in molti, però, quelli che investono denaro per un check completo della propria auto preliminare a un viaggio sicuro in agosto, malgrado nessuno abbia mai capito come facciano i meccanici a ricordarsi delle cose da fare con tutte le macchine che gli vengono sottoposte in queste ultime settimane di officina prima delle ferie. I livelli. La convergenza. Il filtro dell’aria condizionata. La pressione delle gomme. Le pastiglie dei freni. Sostituire un vecchio autoradio di serie su una Opel Astra con un nuovo in grado di collegarsi con i moderni smartphone deve risultare un ottimo diversivo, indipendentemente dal fatto che poi, durante il viaggio, uno ascolti i Joy Division. Mogli e figlie si addormentano, lungo il tragitto. Così si torna a usare le cuffie e il telefono per non disturbarle e non farsi disturbare di conseguenza, proprio come nel viaggio in treno di qualche giorno prima. L’estate è bella proprio per questo: si possono mescolare cose così, tanto fa caldo e nessuno ci bada più di tanto.

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