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Oggi alla radio ascoltavo il presentatore di una trasmissione della mattina prendere amorevolmente in giro il proprio marito perché si addormenta spesso davanti ai film in tv appena dopo i titoli di testa. Mi ha fatto venire in mente tutte le volte in cui dico che mi piacerebbe avere una moglie uomo e una figlia maschio. Questo mi metterebbe al riparo da cose come trascorrere pomeriggi nel fine settimana all’Ikea per comprare due candele profumate, mi eviterebbe l’esperienza un doppio pre-ciclo o, nel peggiore dei casi, simultaneo, mi consentirebbe di passare le serate a bere birra ascoltando tutti insieme “Discipline” dei King Crimson e, in genere, le telefonate sarebbero sempre brevi.

Poi ho riflettuto sul fatto che vivere con un doppione di sé potrebbe avere risvolti poco sostenibili. Saremmo in due a russare, a non vedere le cose nei cassetti, a sporcare di dentifricio lo specchio del bagno. Ci daremmo in continuazione lezioni reciproche sul modo più efficace di fare le cose, nessuno dei due avrebbe amici da frequentare nel tempo libero, ed entrambi non riusciremmo a fare più di una cosa per volta, con il risultato di non essere in grado di fare più di due cose alla volta, in coppia. Le vacanze sarebbero organizzate alla carlona e nessuno si soffermerebbe più di un minuto sull’ennesima replica in tv de “I ponti di Madison County” dinanzi alla quale, comunque, entrambi ci addormenteremmo appena dopo i titoli di testa.

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