what’s on man’s mind

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la vie en rose

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Un video di denuncia dell’uso del corpo femminile nella pubblicità a stampa e della violenza suggerita dalle immagini nei confronti della donna (da donnepensanti)

se ver gnini, quando

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Che sopresa, Severgnini che vorrebbe essere sorpreso. Il guerriglia marketing non è certo il suo mestiere, leggendo la prima cosa che gli è venuta in mente:

..coprire l’Italia di post-it rosa, per un mese, scrivendo cosa fanno le donne vere, quelle che non hanno nessuna intenzione di sacrificarsi per i minotauri.

e tenendo conto che avrà avuto un po’ di tempo per pensarci, scrivendo l’articolo sul Corriere. Cosa non si è disposti a fare, per distinguersi un po’ dalla massa. Meglio battere B. a gruppi di 3 per volta.

non perdiamoci di lista, questa volta

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Inutile la rassegna stampa, basta dare un’occhiata a un qualsiasi sito di news (tranne il Post, che al momento linka solo un pezzo mediocre del Corriere, insieme al consueto generatore random di banalità di Facci e una fiera conferma di solida amicizia tra Wittgenstein e Ferrara. Mi auguro di essere smentito domani, probabilmente, come leggo da un commento, erano tutti in manifestazione) a conferma che ci sia un nuovo tentativo in atto.

L’ennesimo, che corre il rischio di essere anche ultimo. E se, dopo sabato scorso e oggi, è fondamentale perpetuare lo stato di mobilitazione permanente, non occorre restare solo in contatto. Almeno una volta – questa – nella storia repubblicana, che il fine sia lo stesso per tutti.

mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?

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Dedicato a chi ha voluto distinguersi rimanendo a casa: una foto da Repubblica e un veloce resoconto dal blog di Gad Lerner.