Sono diventato un assiduo frequentatore delle Poste Italiane. Intuire il motivo è semplice. Da quando non trascorro più le otto ore standard in ufficio ho individuato nella locale sede delle Poste il luogo di ritiro preferito degli acquisti Amazon. Non posso infatti farmi recapitare i pacchi a scuola – le collaboratrici impazzirebbero ma, di base, non mi sembra corretto – e sono a casa solo in alcune frazioni della giornata lavorativa. I corrieri, invece, sono imprevedibili ed è questo forse l’unico limite logistico di Amazon. L’ufficio postale è comodissimo e fa orari compatibili con le esigenze di chi lavora: dalle 8:25 alle 19:00 orario continuato e, il sabato, fino alle 13:00. Trattandosi di uno sportello aperto al pubblico ci sono fasce in cui si corre il rischio di fare un po’ di coda. Per fortuna non è il mio caso, dal momento che il mio orario di servizio comporta ore buche e, quindi, riesco sempre a trovare il momento più adatto e a sbrigarmela in pochi minuti.
Premesso che ho molti amici che lavorano alle Poste, mio cognato è addirittura un pezzo grosso di una sede in centro, stare in coda seduti con il numerino in mano in attesa del proprio turno – attenzione a non confondere i numerosi simbolini riconducibili a ciascun servizio – permette di osservare sia gli impiegati che operano dietro lo sportello, sia la clientela in attesa. Si tratta di categorie umane forse uniche, alle quali rivendico orgogliosamente l’appartenenza. L’età media del personale è in generale piuttosto alta, e chissà se il motivo è riconducibile al fatto che per i giovani due punto zero l’impiego alle Poste suona troppo vecchio stile e prima repubblica. Ho notato però tipi che altrove nessuno assumerebbe, perché per esempio nelle realtà dello smart working e della digital economy maschi sulla sessantina con i capelli bianchi lunghi raccolti nel codino difficilmente troverebbero una collocazione. Fateci caso anche voi. Ci vorrebbe un sito dedicato per collezionare le facce da Poste che, secondo me, più di ogni altro aspetto, è ciò che costituisce il bello di questa monumentale organizzazione, oltre a tutto quel giallo con cui colorano arredi e prodotti. Le Poste sono uno dei pochi pezzi rimasti di un’Italia che è quasi sparita del tutto.