we can bit them just for one day

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Da questa centralina di comando esercito il controllo su tutto quello che ho davanti, lo sapevate? Altro che domotica, questa si chiama mondotica perchĆ© ho in mano, anzi, sotto i polpastrelli un potere incommensurabile. Per esempio ordino che sia immediatamente sospesa la parata del 2 giugno e che tutto il budget pubblico ad essa dedicato, soprattutto quello che al 29 maggio ĆØ giĆ  sicuramente stato speso, sia devoluto alle zone fiaccate dal terremoto. Non ci credete? Semplice. Scrivo due righe di codice e poi schiaccio enter, facendo attenzione a non premere il tasto Ć¹ che ĆØ lƬ a fianco e costituisce una minaccia e una specie di incantesimo per cui il mio potere non funziona. Poi vi ordino che la visita del Papa e tutto il family day di domenica prossima, l’evento che bloccherĆ  molte delle strade di accesso a casa mia e che mi costringerĆ  a una giornata di clausura – il che non ĆØ male visto che mi risparmierĆ  la vista di milioni di famiglie cattoliche gaudenti e praticanti e mi consentirĆ  di passare un po’ di tempo con una famiglia di amiche gay – vi ordino che questo meeting non abbia luogo. ORA! E tutto il tesoro dello IOR subito sul conto corrente degli aiuti. Ecco fatto, questo ĆØ il potere del popolo della rete, dammi qualche javascript e ti cambio il mondo. Premi F5 per fare il refresh della pagina e accertarti che le modifiche siano online.

uno e trino

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Ci ho messo un po’ alle medie a capire in cosa consistesse il settore primario, quello secondario e quello terziario. E l’ho imparato perchĆ© sapevo benissimo che il primario fosse l’agricoltura, ma quando risposi all’insegnante che il secondario era la caccia, lei rise e mi disse che, seguendo il mio ragionamento, il terziario avrebbe dovuto essere la pesca. Ora non ricordo se non l’avessi studiato o l’avessi studiato senza capire, fatto sta che da allora sono sempre riuscito a collocare il lavoro nei campi e quello nell’industria ai vertici dell’operositĆ  del genere umano, ancor prima che dell’economia, proprio grazie a quella figuraccia. E giĆ  allora ho capito che il terziario, avanzato per giunta, potremmo lasciarlo da parte perchĆ© potrebbe anche essere inteso nulla piĆ¹ di un di cui. Sono i primi due che fanno girare le cose e lo si capisce perchĆ© viene un terremoto o una catastrofe naturale e il lavoro non c’ĆØ piĆ¹. Ci sono la solidarietĆ , gli sforzi per la ricostruzione, la dignitĆ  e anche un po’ di sofferenza, e tutto ciĆ² genera sollievo. Ma un capannone che crolla o un raccolto portato via da un’alluvione cancellano in pochi istanti mesi se non anni di sacrifici e un fattore cosƬ decisivo per il sostentamento basilare di tutti noi ĆØ primario per forza di cose, e piĆ¹ che secondario definirei primario ex aequo anche ogni tipo di lavoro manuale applicato all’industria. E l’aspetto paradossale ĆØ che, dopo una catastrofe, resta invece indenne solo il terziario soprattutto verso quella parte di individui che un po’ se ne approfittano perchĆ© comunque possono andare avanti a interpretare le altre attivitĆ  produttive, quelle dei contadini e quelle degli operai, perchĆ© anche se sono state spazzate via da un crollo o da un’alluvione ĆØ possibile continuare a raccontare le conseguenze, documentare gli avvenimenti, informare e divulgare notizie, dato che parlare del lavoro degli altri, quando il lavoro non c’ĆØ piĆ¹, ĆØ l’unica cosa che rimane inalterata.

il movimento dei movimenti

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Siamo in tanti, siamo in troppi, ci siamo tutti. Un terremoto e si intasano le linee telefoniche tanto che si fa il passaparola per aprire le reti wireless private e aumentare la disponibilitĆ  di banda. Su Twitter il refresh di notizie ĆØ incontrollabile, la sovraesposizione informativa rende difficile discernere dati ufficiali, informazioni, suggerimenti per la popolazione del posto, indicazioni per i soccorritori, di cosa c’ĆØ bisogno e che cosa ĆØ superfluo, reportage, lanci di notizie, come comportarsi e cosa evitare in un tripudio di cancelletti (io li chiamo diesis, gli hashtag). Il tutto tra commenti, messaggi personali, impressioni, note di solidarietĆ , questo nel migliore dei casi. Battute ed emanazioni di personalitĆ  malate di protagonismo nei casi medi, l’immancabile esserci sempre e non perdere mai l’occasione di leggere anzichĆ© scrivere. Sciacallaggio nei peggiori. D’altronde siamo in tanti, siamo in troppi, non manca proprio nessuno.

il cloud si diffonde finalmente anche in italia

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Ma secondo l’Enea non c’ĆØ nulla di cui preoccuparsi.

still life in mobile homes

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